lunedì 17 agosto 2009

Alessandra Marini

Mi chiamo Alessandra Marini, sono un medico specialista in Ematologia e lavoro all’ Ospedale Versilia. Il 21 luglio 2007 sono stata sottoposta presso la U.O. Ostetricia e Ginecologia 2 dell’ Azienda ospedaliera universitaria pisana ad intervento di laparoisterectomia totale ed annessiectomia bilaterale secondo il metodo di chirurgia minitraumatica del Dottor Antonio D’Acunto, che mi ha operato. Il decorso post operatorio è stato regolare; nei pochi giorni di degenza ( il 24 luglio sono tornata a casa) non ho avuto febbre o dolore. Come sutura ricordo anch’ io i cerotti. Il primo settembre sono tornata al lavoro e la sera prima in palestra.

Mi sento di raccomandare questo tipo di intervento a tutte le donne che ne hanno bisogno, anche perché non necessita – salvo complicazioni - di (auto)trasfusioni di sangue.

Un particolare ringraziamento al Dottor D’Acunto per la sua disponibilità e a tutto il personale della U.O.

Alessandra Marini

Chiara Mengali


Mi chiamo Chiara Mengali e lavoro all’Ospedale di Livorno come operatore socio-sanitario.
Ho cercato per tanto tempo una gravidanza e alla fine, grazie anche all’amore del mio compagno e al sostegno familiare, e’ arrivata!
Avevo bisogno di un ginecologo che fosse non solo bravo, ma anche comprensivo e presente, e mi hanno il nome del prof. D’Acunto.
Al primo appuntamento il suo aspetto mi ha ricordato un asceta dagli occhi azzurri e l’aria intelligente, e mi e’ piaciuto soprattutto quando si e’ espresso senza preconcetti a favore del parto cesareo (avevo avuto problemi con il precedente parto).
E’ stato allora che mi ha parlato della chirurgia minitraumatica che lui pratica.
Posso garantire la veridicita’ delle sue parole!
Il cesareo e’ stata un’esperienza bellissima, ne ho vissuto ogni istante e ho sentito il primo vagito di mio figlio. Ma soprattutto ho apprezzato la chirurgia minitraumatica quando, la mattina dopo l’intervento, mi sono potuta alzare per fare colazione, per lavarmi e per andare a piedi dal mio piccino nella nursery.
A differenza di altre donne cesarizzate, non ho mai fatto ricorso agli antidolorifici e ho ripreso subito la mia autonomia. Inoltre la ferita é stata chiusa con una sutura speciale a doppia greca tombata, senza punti esterni.
Per concludere, riporto le parole della mia amica ferrista (che lavora in sala operatoria in Chirurgia) che ha assistito a tutto l’intervento: “Ha fatto un lavoro da certosino. Non ho mai visto un medico lavorare con tanta accuratezza e precisione. Ho trovato il ginecologo per quando dovro’ partorire!”.