domenica 8 marzo 2009

LA TESTIMONIANZA DI AGNESE
"Da anni il dottor D'Acunto mi aveva diagnosticato la presenza di un fibroma all'utero: tramite visite periodiche lo abbiamo tenuto sottocontrollo. Nell'ultimo periodo, però, igrossandosi un po', il fibroma ha iniziato a premere sulla vascica, aumentando notevolmente lo stimolo urinario. A questo problema si è aggiunto un prolungamento della durata del ciclo (con alcune perdite) e quindi il dottore ha deciso che era arrivato il momento di operare: l'unico modo per risolvere il mio problema. Dopo gli esami di routine è arrivato il giorno del ricovero all'ospedale di Pisa avvenuto la mattina precedente a quella dell'intervento. Sono stata operata giovedì 19 febbraio con anestia totale e sono stata sottoposta all'asportazione dell'utero e delle ovaie tramite la tecnica della Chirurgia minitraumatica. Delle ore successive non ricordo molto: ho dormito sia il pomeriggio che la notte, tanto che mia figlia, rimasta in ospedale nel caso ci fosse stato qualche bisogno, si è limitata a guardarmi mentre riposavo. Il venerdì sono persino riuscita ad alzarmi dal letto e a fare qualche passo fino a raggiungera la poltrona dove sono rimasta seduta per alcuni minuti. Non avevo dolori, l'unico fastidio era quello di trovare la posizione giusta nel letto. La sera del venerdì ha avuto qualche linea di febbre fisiologica, ma già sabato mattina ho fatto colazione e una passeggiata lungo il corridoio. In più sono andata tranquillamente in bagno e ho ricevuto le visite dei miei parenti. I dottori mi hanno assicurato che l'operazione era perfettamente riuscita e che il giorno dopo sarei potuta uscire dall'ospedale. La domenica, infatti, sono stata dimessa: ho salutato le altre pazienti che erano in camera con me e ho affrontato senza avere alcun tipo di dolore il viaggio in macchina (di un'ora) che da Pisa mi ha portato a Follonica. Appena tornata a casa ho apparecchiato la tavola e ho mangiato insieme a mia figlia e a mio marito. La convalescenza è stata un po' forzata...mi sentivo bene e avrei voluto dare una mano in casa. Tutto è andato alla perfezione e la settimana successiva all'intervento sono andata in Puglia a trovare alcuni parenti: un viaggio di otto ore in auto e per me, nè per la piccola cicatrice, nessun problema. Al ritorno ho ricominciato la vita di sempre, con il lavoro". Agnese Regina 48 anni Follonica

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