LE SUTURE
Le poche suture utilizzate sui tessuti (tranne quelle con funzione emostatica) sono tutte autostatiche, senza nodi, a doppia greca, tombate, planari ed elastiche. I risultati di quelle cutanee sono enormemente apprezzate soprattutto dalle donne: le cicatrici sono appena visibili. Non solo vantaggi dal punto di vista estetico però, le caratteristiche architettoniche di queste suture evitano che si crei il così detto “effetto imbuto bidirezionale”, impedendo a germi indesiderati di passeggiare indisturbati da un piano all'altro dei vari organi e tessuti, come invece succede quando vengono applicate suture con nodi che contemporaneamente attraversano e mettono in comunicazione livelli diversi per caratteristiche fisiche, bioumorali e batteriologiche. Estrema attenzione viene riservata alla cura e alla sterilizzazione del campo operatorio: non solo prima di iniziare l'intervento, ma anche dopo la sua conclusione. Analoghi accorgimenti vengono riservati per le porte naturali tra l'interno e l'esterno dell'organismo, come la vulva, la vagina e l'ano. Queste sono le uniche procedure che, in migliaia di casi in cui è stata applicata la Chirurgia Minitraumatica, si sono rivelate capaci di evitare l'insorgenza di processi febbrili e di garantire l'azzeramento di ogni possibile infezione delle suture cutanee.
domenica 8 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento